Come è opinione degli storici, le vittorie che Napoleone Bonaparte seppe conquistare contro gli eserciti che fino ad allora avevano dominato incontrastati tutta l’Europa, furono dovute soprattutto alle innovazioni che introdusse, tra cui la più nota che teorizzava l’importanza dell’artiglieria che si affiancava con pari dignità alla fanteria. Pertanto, agli ufficiali, in particolar modo quelli dell’artiglieria, dovevano essere impartite nuove direttive sia tecniche che militari.In tale ottica, nei primi anni del Decennio francese nel Regno di Napoli fu istituita nella città di Capua la Scuola di Artiglieria, una delle prime in Europa. Fondata da Giuseppe Bonaparte su richiesta del Ministro della Guerra, continuò la sua attività anche dopo il Decennio francese. La scelta cadde su Capua per una serie di ragioni, tra cui primariamente la presenza di non poche caserme pienamente funzionanti e per gli spazi ideali per istruire gli artiglieri sulla novità della scienza pirotecnica. La richiesta del generale Dedan fu accolta da Giuseppe Bonaparte con la consapevolezza che anche nel Regno di Napoli si potesse dar inizio al riordino e alla creazione di istituti di formazione innovativi miranti ad un nuovo modo di concepire l’arte del combattere. Idealmente l’Ecole Speciale Militaire di Fontainebleau per la fanteria e l’Ecole Polytechnique per l’artiglieria costituivano esperienze che avevano rappresentato un fatto nuovo per l’Europa e che avevano fatto grande l’Armée.
Pertanto il Decreto di istituzione della Scuola di Artiglieria nella città di Capua fu in brevi giorni redatto a Napoli, recante la firma dello stesso Giuseppe Bonaparte e del segretario di Stato F. Ricciardi e con data del 22 ottobre 1807.
Il Decreto si compone di ben 19 articoli. All’articolo 2 si evidenzia che la scuola di Artiglieria sarà integrata da necessarie scuole di matematica e disegno, di gabinetti di fisica, mineralogia, chimica ed una biblioteca. I successivi articoli 2 e 3 concernono il poligono in cui “ si costituiranno un corpo di guardia, un locale per scuola dei fochisti, un piccolo magazzino a polvere, e una tettoia per tenervi al coperto gli affusti, vetture, ed attiragli di artiglieria destinati per l’istruzione”. Nel prosieguo rilevanza assume l’articolo 9 ove si precisa che “ la scuola sarà interamente comandata dal comandante di reggimento. Vi sarà destinato un capitano in secondo per funzionarvi da direttore del parco della scuola, il quale avrà per aiuto un tenente di reggimento, funzionando da sottodirettore. Un conduttore di artiglieria farà le funzioni di guardia del parco, ed il capo fochista del reggimento sarà incaricato della manutenzione del magazzino a polvere, e della scuola de’ fochisti. Vi sarà un professore con un aiutante per le scienze matematiche, fisica, e fortificazione, ed un professore per il disegno sì civile che militare, per le carte topografiche, per le macchine e per le piante”. L’articolo 17 concerne sia gli arsenali presenti a Napoli che a Capua, prevedendo che “gli arsenali di Napoli e Capua somministreranno alle scuole le bocche a fuoco, come anche vetture, macchine, strumenti, ed oggi di qualsiasi genere necessari per l’istruzione”. All’articolo seguente si precisa che le truppe di artiglieria francese potranno esercitarsi presso la scuola di Capua, e seguirne le istruzioni con le truppe napoletane.
In sintesi furono questi le principali deliberazioni per la scuola di Artiglieria di Capua, il cui primo comandante fu il Colonnello R. La Stalle. La scuola iniziò a funzionare, anche se parzialmente già dai primi mesi del 1808, ma bisognerà attendere altri due anni affinché essa diventi pienamente operativa. Tuttavia, a dimostrazione della bontà dell’iniziativa l’istituzione della scuola dell’Artiglieria non fu abolita dopo il Decennio francese, ma gradualmente migliorata con altri investimenti. Nel 1857 la scuola fu rifondata e prese il nome di “Scuola di applicazione per l’artiglieria e il genio”.
Bibliografia:
Pietro Montagna- La creazione della scuola di Artiglieria a Capua nel 1807 ( con trascrizione dei documenti di richiesta del Ministro della Guerra e il Decreto di Istituzione della Scuola)- Le Muse, maggio agosto 2000