Gli abitanti di Pignataro dal Cinquecento al 1971

Si è a conoscenza di una   prima numerazione della popolazione del casale di Pignataro a partire dal 1539, allorché erano presenti 90 “fuochi”, ossia nuclei familiari, e circa 500 abitanti. Dal  catasto di tale anno si evinceva un numero di 559 abitanti, da cui bisognava sottrarre ben 56 “ famuli” ( garzoni), che provenivano dai casali vicini.  Una più precisa successiva  numerazione, relativa al Cinquecento, è fornita dalla Santa Visita di Mons. Fabio Maranta nell’anno 1583. I nuclei familiari aumentavano e si registravano 146 “fuochi” con un conseguente incremento della popolazione, per cui Pignataro contava 632 abitanti nel 1583 , e 652 nel 1601. Nel corso degli anni successivi determinante sarà la peste del 1656, la quale riduceva in maniera consistente l’aumento di abitanti che si era registrato due anni prima. Nel 1654 il casale contava più di  1000 abitanti, ed era il più numeroso della Diocesi di Calvi, la quale complessivamente contava in tale anno circa 3300 “ anime”. Due anni successivi alla peste del 1656, Pignataro registrava una perdita di popolazione nell’ordine di un minimo di  380 abitanti e un massimo di 516, per cui dai 1060  del 1654 si contavano nell’anno 1658  dai 544 ai 680 abitanti. Nel secolo successivo era la Santa Visita di Mons. Filippo Positano del 1722  alle parrocchie della Diocesi di Calvi a comunicare che Pignataro contava 1150 “anime”. Trentadue anni dopo, nel 1754, dal Catasto Onciario risultava che il casale annoverava 1450  abitanti, e alla fine del XVIII secolo, precisamente nel 1798,  Pignataro  raggiungeva il numero di 1894 abitanti. Nel secolo successivo era il canonico Giovanni Penna a scrivere nella sua opera “ Stato antico e moderno  del circondario di Pignataro e suo miglioramento” che nel 1812 Pignataro contava 2191 abitanti e 2301 nel 1820. In tale anno Partignano, che era casale autonomo e pertanto  non contribuiva alla numerazione della popolazione di Pignataro, contava 219 abitanti. In relazione al periodo successivo è lo storico Nicola Borrelli, nella sua opera “ Memorie storiche di Pignataro Maggiore” a scrivere che “ prima del  1860  si contavano a Pignataro circa 3000 abitanti, che ascendono nel 1898 a 4114, nel 1901 a 4849, nel 1921 a 5398”. (E’ da rimarcare che dopo l’Unità d’Italia gli abitanti di Partignano si aggiungevano a quelli di Pignataro in quanto Partignano perdeva la sua autonomia e sarebbe diventata frazione di Pignataro).  Nicola Borrelli, la cui opera fu pubblicata nel 1940,  aggiunge che “ l’ultimo censimento dà a Pignataro 6229 abitanti”. Inoltre rimarca che “ notevole, come si vede, è l’incremento demografico del nostro paese. Le donne pignataresi hanno fama di prolifiche. Lo storico Penna informa che nel 1817 si ebbero in Pignataro tre parti trigemini”. L’anno successivo alla pubblicazione dell’opera del Borrelli il censimento non fu eseguito a causa della guerra. Invece, nel censimento del 1961 i residenti di Pignataro registravano un leggero calo rispetto all’ultimo censimento citato dallo storico Borrelli. Infatti, i dati del 1961 comunicano una numerazione di 6081 abitanti. Infine, il censimento del 1971 faceva registrare un calo, dato che gli abitanti di Pignataro erano 5552, più di 500 abitanti in meno rispetto al censimento di dieci anni prima.

Bibliografia:

Giovanni Penna- Stato antico e moderno del Circondario di Pignataro e suo miglioramento– 1833

Nicola Borrelli- Memorie storiche di Pignataro Maggiore- 1940

Antonio Martone- “Storia di Pignataro in Età Moderna- Il Cinquecento”- Edizioni Santabarbara- Bellona, 2009

Antonio Martone- “Storia di Pignataro in Età Moderna- Il Seicento ( prima parte)”- Giuseppe Vozza Editore, 2013

Antonio Martone- Storia di Pignataro in Età Moderna- Il Seicento ( seconda parte), Giuseppe Vozza Editore, 2017