Il canonico Giovanni Penna, storico e religioso “evoluto”

Lo storico Giuseppe Civile definisce il canonico Giovanni Penna, un religioso “evoluto”. Giovanni Penna nacque a Pignataro il 20 ottobre del 1754 e il padre Giuseppe era stato sindaco del paese nel 1766. Il giovane Giovanni studiò nel seminario di Calvi, e, ordinato sacerdote, determinante fu l’incontro con il vescovo Giuseppe Maria Capece Zurlo, che  prese a ben volerlo e lo volle accanto a lui come segretario quando divenne Arcivescovo di Napoli. La morte del fratello Carlo nel settembre 1802 lo richiamò a Pignataro e nel 1806 fu nominato canonico della cattedrale. Nel 1833 il canonico Penna pubblicava un libro  che fu considerato un piccolo avvenimento letterario a quei tempi: Stato antico e moderno del circondario di Pignataro e suo miglioramento. Le idee progressiste del Penna erano ben presenti in tale testo, in quanto non si limitava a trattare la condizione dura dei braccianti nell’Ottocento, ma l’intento era quello di porre l’attenzione su un necessario miglioramento delle loro condizioni di vita. Il canonico Penna era, infatti,  “un uomo che guardava in anticipo alla questione sociale con l’occhio del sacerdote sensibile alla miseria umana, ma che non chiudeva nel suo animo la disapprovazione verso l’ordine costituito”

Tornato a Pignataro e nella Diocesi di Calvi, il canonico Penna aprì una scuola  per la sua determinata volontà di migliorare l’istruzione di  giovani residenti della Diocesi. La polizia borbonica, a cui era invisa proprio l’istruzione, si prodigò per far chiudere la scuola. Inoltre, l’allora vescovo di Calvi, Mons. Andrea De Lucia, in un rapporto sui sacerdoti della Diocesi, aveva indicato il canonico Giovani Penna quale “ irrequieto e iscritto alla carboneria”. D’altronde in provincia di Terra di Lavoro, come testimonia la documentazione presente nella biblioteca del Museo Campano di Capua, la Carboneria era ampiamente presente con tantissime Vendite, a cui aderirono anche diversi sacerdoti. In relazione al numero degli ecclesiastici, secondo la ricerca dello studioso Rosolino Chillemi di Capua dal titolo “Clero e Carboneria a Capua e Caserta nelle carte del Principe di Pianosa”, nella sola diocesi di Capua il numero degli ecclesiastici aderenti alla Carboneria annoverava ben 220 persone. Oltre alla sentita sofferenza per la morte in esilio dell’Arcivescovo Giuseppe Maria Capece Zurlo, il canonico Penna provava una profonda ammirazione per  Mario Pagano, firmando con il nome del martire della Repubblica Napoletana le sue Dissertazioni sull’Antica Cales. Infatti, Il canonico Penna, a pag. 266 della sua opera “ Stato antico e moderno del circondario di  Pignataro e suo miglioramento, rivelava che egli aveva scritto delle dissertazioni sull’Antica Cales, due delle quali erano state pubblicate  sotto il nome di Mario Pagano, l’illustre giurista della Repubblica Napoletana. Inoltre, una polemica dura derivò dal fatto che il canonico, nel suo testo dedicava un centinaio di pagine al tema dell’istruzione impartita nel seminario diocesano di Calvi, criticando duramente i sistemi pedagogici ed educativi impartiti . Il Rettore del Seminario, i professori e il Vescovo stesso lo ritennero uno scandalo per cui il libro era da Proibire e da scoraggiare in tutti i modi la sua diffusione. Il libro del Canonico Penna offuscava il buon nome del Seminario e come scriveva il Canonico Teologo Filippo Sgueglia, Rettore del Seminario, in un documento in latino del 10 maggio 1834: “Si chiede il sequestro di tutte le copie e che l’autore venga sospeso a divinis finché non presenti in curia tutte le copie del suo libro sequestrato“. Così fu molto difficile trovare il lavoro storico di Giovanni Penna per tanti anni. Solo nell’ottobre del 1988 l’Editrice Atesa di Bologna riuscì in qualche modo a trovarne una copia per farne una riedizione anastatica.  Il canonico Penna si spense a Pignataro Maggiore il 29 maggio del 1837, all’età di 82 anni.  

Bibliografia:

Giovanni Penna- Stato antico e moderno del circondario di Pignataro e suo miglioramento, 1833

Salvatore Palumbo- Aspetti culturali e politici del primo storico di Pignataro Maggiore, il Canonico Giovanni Penna–  “ Il Pino”, rivista dell’ omonima Associazione culturale “ n. 3- novembre- dicembre 1971 e n.4- gennaio- febbraio 1972

Giuseppe Civile- Il Comune rustico- Il Mulino, 1990

Don Salvatore Palumbo, autore di
Aspetti culturali e politici del primo storico di Pignataro Maggiore, il Canonico Giovanni Penna