Il primo giornale socialista di Terra di Lavoro: “La Luce”

ll partito socialista italiano era nato, come è noto, durante il Congresso di Reggio Emilia nel 1895. In Terra di Lavoro il movimento socialista inizia il suo percorso storico nel 1900. E’ Giuseppe Capobianco a fornirci notizie riguardo al suo momento organizzativo iniziale. Terra di Lavoro- scrive Giuseppe Capobianco- fu presente al 1° Congresso regionale socialista campano-sannita( che si svolse a Napoli il 14 gennaio 1900 sotto la presidenza di Andrea Costa) con due sezioni costituite( Santa Maria Capua Vetere e Capua) e due gruppi( Aversa e Sparanise). Quindi Santa Maria Capua Vetere, Capua, Aversa e Sparanise furono le avanguardie del movimento socialista organizzato in partito in Terra di Lavoro. Giuseppe Capobianco scrive al riguardo: “ Il movimento socialista in Terra di Lavoro ebbe, agli inizi del Novecento, due centri fondamentali : quello di Santa Maria Capua Vetere, i cui esponenti di maggiore spicco fu Antonio Indaco e quello di Sparanise, il cui maggior esponente fu Leopoldo Ranucci, quest’ultimo collegato a Napoli dove operava Enrico Leone di Pietramelara”.

Si mostrava necessario propagandare le idee del socialismo, in opposizione non solo alla politica governativa, ma comunicando la differenza tra il socialismo e la democrazia radicale, che aveva avuto i suoi momenti di maggior consenso tramite la costituzione delle società operaie. Infatti, se “Spartaco” e “La Spira” erano stati gli organi d’informazione della democrazia radicale di Terra di Lavoro, “la Luce” fu il primo giornale socialista di Terra di Lavoro, fondato nel 1901. Nei vari anni della sua pubblicazione ebbe diversi direttori responsabili: Salvatore Formicola, Pietro Guarino, Saverio Merola, Bernardo Nardone Lorenzo Volpe, Francesco Mari. Tale giornale cessò le sue pubblicazioni nel 1907. Esso faceva riferimento al gruppo che aveva dato vita alla Federazione socialista di Terra di Lavoro, abbandonando l’estrema sinistra della democrazia radicale. Inoltre alla Federazione aderirono giovani frequentanti l’Università di Napoli e a contatto con gli ambienti socialisti della Propaganda socialista napoletana di Arturo Labriola, Enrico Leone e Arnaldo Lucci. Quindi gli esponenti del socialismo di Terra di Lavoro Santoro, Indaco e Nardone, tendevano a rimarcare la differenza con quelli che erano considerati partiti affini, in particolare con l’ala estrema dei repubblicani della democrazia radicale. Quindi “la Luce” non solo denunciò la politica giolittiana che favoriva le consorterie del governo liberale, ma anche i limiti della democrazia radicale e le contraddizioni del riformismo di Turati, incapaci di comunicare una coscienza di classe al movimento operaio e opporsi all’opera repressiva attuata contro lo stesso movimento operaio “ dalle autorità locali asservite alla grande proprietà”. Tale primo giornale socialista di Terra di Lavoro cesserà le sue pubblicazioni nel 1907.

Bibliografia:

Carmine Cimmino- Democrazia e Socialismo in Terra di Lavoro nell’età liberale- Napoli 1974

AA.VV. Stampa periodica in Terra di Lavoro- 1840-1927- Caserta, 1988