La cinquecentesca Cappella dei Lanzi

La costruzione della Cappella dei Lanzi, intitolata a Santa Maria della Grazia, come altre cappelle edificate nel Cinquecento, assumeva un significato particolare in quanto fu costruita accanto ad una taverna. In effetti, in tali taverne e osterie gli avventori, dopo aver alzato il gomito, erano soliti lasciarsi andare a risse, anche gravi, nonché bestemmie e appuntamenti con donne di malaffare. Pertanto la Chiesa favoriva la costruzione di tali cappelle nei pressi di tali taverne. Le notizie più consistenti su tale Cappella, situata nel territorio del casale di Pignataro, sono fornite dalla Santa Visita di Mons. Fabio Maranta, vescovo della Diocesi di Calvi, il 4 maggio del  1596, insieme a don Tommaso Barricello, arciprete e vicario generale della Diocesi.  La cappella dei Lanzi era situata sulla Via Appia, costruita  e intitolata a Santa Maria della Grazia. Essa era  situata esattamente ” allo Rio delli Lanzi prope “cauponam”, ossia l’osteria di Don Ottaviano Lanza di Capua, per la via pubblica che conduce a Roma, e quindi sulla via Appia, dove si era a conoscenza di altre Cappelle. Quindi, ad iniziare dal Cinquecento i viaggiatori che avevano bisogno di rifocillare se stessi e gli animali che trainavano carri e carrozze avevano quale punto di riferimento delle “cauponae”, ossia taverne e osterie, dove a volte le risse sfociavano in ferimenti gravi. Dunque era  esplicito ordine della Chiesa in quegli anni favorire la costruzione di tali chiesette vicine alle osterie per mitigare i costumi dei viandanti che le frequentavano, anche perché alcune osterie erano anche adibite a taverne dove si poteva pernottare e permettersi la compagnia di donne di malaffare.
E’ da evidenziare che a volte alcune risse sfociavano in veri e propri omicidi, per cui si riteneva necessario costruire chiese accanto alle taverne o di fronte ad esse per evitare anche episodi di assassinio. Quindi,  anche a tale scopo fu costruita la Cappella dei Lanzi. Per chi si reca da Capua verso Roma sulla via Appia, nel punto in cui l’Appia stessa è intersecata dalla linea della Tav, si può notare ancora oggi una costruzione, resti di tale Cappella.
Lo stesso “Visitatore”  ci comunica che la Cappella dei Lanzi era  larga poco più di due metri e mezzo e lunga circa quattro metri e mezzo. Sulla parete sopra l’altare era dipinta la vergine del Rosario con ai lati San Domenico e Santa Caterina. In relazione a quando fu costruita precisamente tale Cappella, si può solo affermare che essa già esisteva nel 1591, in quanto il 30 dicembre di tale anno, il testamento di Don Ottaviano Lanza di Capua, proprietario della taverna situata nei pressi della Cappella, dichiarava di essere stata sua iniziativa aver fatto costruire la Cappella intitolata a Santa Maria della Grazia vicino all“’hostaria allo Rivo delli Lanzi, iuspatronato di Casa Lanza da conferirsi a chi (dai miei eredi) piacerà, purché sia sacerdote da bene, obbligato almeno due volte la settimana andare a celebrare la Messa”. Formalmente in data 25 giugno 1598 furono spedite le bolle dell’istituzione della Cappella.

Bibliografia:

Antonio Martone- Storia di Pignataro in Età Moderna- Il Cinquecento,  Marzo 2009